Privacy informatica, Celebgate ci dà una lezione

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Vi ricordate Celebgate? Era successo tutto nell’estate del 2014, quando in rete erano comparse (piratate) le foto di numerose star, come la Kardashian, Kate Upton, e molte altre. Foto assai personali, che sicuramente non sarebbero dovute circolare. I media targarono l’accaduto col nome Celebgate, ma oggi questo fatto ci può insegnare molto di più sulla privacy e sull’informatica, e soprattutto sulla sicurezza personale.

Al di là dello scandalo di come delle foto private possano essere state rubate da iCloud (e con conseguente smentita da parte della Apple) il problema è che nessun sistema di privacy online è assolutamente perfetto. Ci sarà sempre una falla, o una possibilità di falla, dove un hacker esperto potrà intrufolarsi e fare breccia a danno degli utenti.

Celebgate ci insegna a tenere sempre alta la guardia, e che il buon vecchio motto “prevenire è meglio che curare” ancora una volta ha ragione. Già, prevenire è meglio di curare: evitare di mettere foto, password, documenti personali online è meglio che cercare disperatamente un modo di ritornarne in possesso, o di bloccarne la fuga, in caso di attacco hacker. Questo riguarda soprattutto i codici e le password ed i dati finanziari/sensibili, ma anche le foto: ricordate che ciò che va online, poi ci resta per sempre.