Apple ed il riciclo, un business che vale oro

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Riciclare è farsi del bene, sostanzialmente. Significa risparmiare sui materiali, significa fare del bene all’ambiente. Apple vuole mettersi in prima fila nel contesto del riciclo, e per questo l’azienda di Cupertino ha pubblicato un dossier nel quale spiega il suo concetto di “responsabilità ambientale”, sostenendo come la politica del riciclo dei componenti elettronici le abbia procurato un grande risparmio nel tempo.

L’azienda di Steve Jobs ha recuperato almeno 61 milioni di libbre di materiale dai vecchi smartphone e device, dei quali almeno una tonnellata d’oro. Facendo un calcolo, Apple ha determinato di aver risparmiato 40 milioni di dollari per l’oro (interamente riciclato), almeno 6,4 milioni di dollari di risparmio in rame, 3,2 invece per l’alluminio. Ma non finisce qui: il risparmio della Apple riguarda anche quello dell’argento, salvato per 1,6 milioni di dollari, ed anche di piombo, di nichel e zinco.

Solamente nell’anno 2015 la Apple ha raccolto qualcosa come 90 milioni di libbre di materiali misti, si calcola che sia il 70% del peso dei prodotti venduti qualche anno fa.

Il risparmio di Apple ha una doppia valenza. Innanzitutto è un simbolo di come per un’azienda possa essere fondamentale risparmiare attraverso una gestione accurata ed accorta. In secondo luogo dimostra che riciclare non è un bene solamente per l’ambiente che ci circonda, ma che può comportare degli sviluppi molto interessanti anche dal punto di vista economico per l’azienda che decide di risparmiare. In terzo luogo, infine, riciclare i componenti elettronici aiuta anche l’ambiente.

Apple ha inventato anche un robot, Liam, che è in grado di occuparsi dello smontaggio degli iPhone per smontarli nelle singole componenti e facilitare il riciclo.

L’obbiettivo di Apple è raggiungere una gestione della propria azienda il più possibilmente ad “impatto zero”, e quindi limitare al massimo l’inquinamento che lo smaltimento dei componenti elettronici comporta. Il 93% degli impianti Apple funziona con energia rinnovabile, molte delle aziende della mela funzionano al 100% per mezzo di energia pulita (solare, eolica…) e come se non bastasse adesso l’azienda ha annunciato che le confezioni dei prodotti saranno al 99% con carta riciclata o di foreste soggette a rinnovamento. Insomma, la febbre della sostenibilità ambientale e del riciclo sta coinvolgendo in maniera sempre più intensa questa famosa multinazionale, ma come è possibile vedere dai risultati, il riciclo paga.

Liam è l’iniziativa concreta che dimostra come il tema della sostenibilità ambientale sia sempre più importante per molte aziende del settore tecnologico.