Cosa fanno i primi renziani

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, prima di arrivare a palazzo Chigi ha provato a rivoluzionare la politica partendo dalla Leopolda. Dopo 5 anni di convention e comizi la squadra dei renziani è riuscita a conquistare incarichi importanti e ad occupare una serie di poltrone. Sul Foglio è stata fatta una specie di radiografia ai renziani della prima ora e i nomi sono davvero tanti, a partire da Antonio Campo Dall’Orto che è il nuovo direttore generale della Rai e sta provando a cambiarne il volto. Poi c’è Filippo Sensi, lo spin doctor di Renzi nonché sua ombra, Tommaso Nannicini che ha scritto il Jobs Act con Filippo Taddei, responsabile Economia del Partito Democratico. La lista è lunga e la cosa che sorprende è che questi renziani non sono solo “amici di” ma hanno dei curriculum accademici che fanno arrossire i vecchi strateghi.

L’arrivo di Renzi infatti ha segnato una svolta perché c’è stato un ricambio, e i renziani hanno una visione comune intellettuale e morale. Persone diverse che hanno lo stesso obiettivo, ma per Allegretti di Il Foglio questo passo avanti non è sufficiente anche perché non dimentichiamo che al sud i renziani non sono mai esistiti e politici come i governatori De Luca ed Emiliano, hanno cavalcato l’onda del renzismo. E la sfida dei renziani dovrebbe partire proprio dal sud, il motore del paese, altrimenti il cambiamento della politica non sarà mai completo.