Continua il dibattito europeo sul tema scottante dei migranti. Ieri è iniziata una sessione del Consiglio Europeo, a Bruxelles, che oltre al tema dell’uscita del Regno Unito dall’UE ha affrontato anche quello delicatissimo dell’emergenza migranti.
Non sono mancate le tensioni fra i rappresentanti dell’Austria, che proprio in questi giorni ha annunciato di voler porre una quota giornaliera ed oraria all’entrata dei migranti e di voler rinforzare i controlli lungo e frontiere del Paese. Lo scontro ha riguardato anche il premier italiano Renzi, che ha sottolineato l’importanza per alcune nazioni di trovare un punto d’incontro su questo tema.
L’accento del discorso puntava sui fondi: il succo della presa di posizione di Renzi riguardava la cessazione dei finanziamenti programmati per il 2020 se non fosse iniziata una seria politica di accoglienza dei migranti. Il problema sorge principalmente sulla distribuzione di queste persone in arrivo dal Nord Africa e dalla Siria, delle quali non si fanno carico tutti i Paesi dell’Unione Europea. Le parole di Renzi hanno trovato il plauso dei rappresentanti di Francia, Germania e di altri membri storici dell’Unione.
La discussione sul tema dei migranti è proseguita dopo la cena annunciando la possibilità di un vertice con la Turchia verso marzo. La consapevolezza, dichiara il presidente della Commissione Europea Juncker, è che il tema non possa essere affrontato con azioni unilaterali, ma solo con la cooperazione.