Conservazione sostitutiva delle fatture: come si attua

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Enormi passi avanti sono stati fatti dal nostro ordinamento giuridico verso la dematerializzazione dei documenti e verso la progressiva e definitiva scomparsa della carta stampata. La strada è ancora lunga ma il percorso è già ampiamente iniziato da qualche anno, quando il Legislatore italiano ha introdotto l’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni.

Un obbligo corredato e completato da un preciso divieto: le Pubbliche Amministrazioni non potranno emettere alcun pagamento se non giustificato dall’emissione della fattura elettronica.

LE FATTURE ELETTRONICHE E LA CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA: UN PRECISO OBBLIGO LEGALE

Le fatture elettroniche (emesse da e nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni) dovranno essere archiviate tramite la procedura della conservazione sostitutiva. E’ lo stesso Legislatore ad aver introdotto questo preciso obbligo nel nostro ordinamento giuridico.

In particolare l’articolo 1, comma 209, della legge n. 244 del 2007 stabilisce che “”è obbligatorio conservare elettronicamente le fatture elettroniche emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione”.

MA IN COSA CONSISTE LA CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA?

La conservazione sostitutiva è un insieme di procedure informatiche che, nel pieno rispetto delle regole e dei principi tecnici dettati dal Legislatore, conferiscono alla fattura elettronica lo stesso valore legale del documento redatto su carta stampata.

I VANTAGGI DELLA CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA DELLE FATTURE

Innegabili e molteplici sono i vantaggi della conservazione sostitutiva delle fatture. Innanzitutto, la riduzione dei costi per l’acquisto della carta, per l’archiviazione dei documenti e per la stampa delle fatture stesse.

Notevolmente semplificata è, inoltre, la procedura di archiviazione e, dunque, di consultazione delle fatture che si sono accumulate nel corso del tempo.

COME SI CONSERVA UNA FATTURA ELETTRONICA IN MANIERA SOSTITUTIVA?

La firma digitale è uno degli strumenti attraverso cui viene attuata la conservazione sostitutiva delle fatture. Essa, infatti, individua ed attribuisce, in maniera univoca, la paternità del documento di chi la appone.

Altro strumento fondamentale per la conservazione sostitutiva delle fatture è la marcatura temporale che viene apposta da un Ente Certificatore definito anche Time-Stamping Authority (TSA). La marcatura temporale individua, in maniera incontrovertibile, la data e l’ora in cui è stata emessa la fattura rendendo, così, il documento informatico opponibile ai terzi.