Roma, cala il debito (ma di poco)

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Roma torna a respirare, almeno un po’. Il debito della capitale d’Italia, notoriamente preso ad esempio come simbolo di cattiva gestione della metropoli e delle sue risorse, scende, anche se di poco.

Roma aveva registrato un debito di 22,5 miliardi nel corso del 2010, sceso a 14,1 miliardi nel 2014 ed infine a 13,6 miliardi nell’anno corrente. A fornire le notizie ed i dati è stata la relazione sulla gestione del debito romana.

Le cifre non sono tanto in riferimento all’attuale debito di Roma, bensì al debito del comune. Una somma comunque da capogiro, che getta i riflettori sulla necessità di una politica contro lo spreco che valorizzi le enormi potenzialità della capitale italiana.

Il piano anti-spreco prevede uno stanziamento di 500 milioni, 300 dallo Stato e 200 invece che risultano da un aumento dell’IRPEF, oltre che dalla tassa aumentata di un euro sui diritti d’imbarco per i passeggeri in partenza da Roma con l’aereo. Oggi Francesco Paolo Tronca, commissario straordinario, dovrebbe approvare le delibere per dar via al bilancio di previsione 2016.

Non cessa infine la perenne diatriba fra centro-destra e centro-sinistra nel cercare di gettarsi gli uni gli altri la responsabilità del debito che si è creato prima del 2008 e dal quale Roma non è ancora riuscita a risollevarsi.