Dark Side sotto il Gran Sasso

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Dark Side, il viaggio con “direzione l’oscuro” inizia nelle gallerie poste al di sotto delle montagne del Gran Sasso. Proprio qui sotto, con 1.400 metri di roccia sopra le teste, qualcuno sta cercando qualcosa di veramente particolare, di interessante. O meglio, potrebbe essere qualcosa che dà dei segni della sua presenza ma non si lascia vedere: la materia oscura, la quota di materia che esiste (grazie specialmente ai suoi effetti gravitazionali), ma che non è in grado di assorbire né di emettere luce (radiazione) e quindi è invisibile, oscura per l’appunto.

É abbastanza sfuggente da poter essere soltanto immaginata (qualcosa al riguardo è stato avvistato e poi ipotizzato per l’esperimento dell’Alpha Magnetic Spectrometer a presso la Stazione spaziale internazionale).

Presso i laboratori nazionali del Gran Sasso (Lngs) dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), non hanno un’idea molto chiara di cosa possa essere composta questa materia oscura, ma sono tuttavia ben intenzionati a volerla cercare, e per farlo hanno deciso di mettere sul tavolo la carta più molto importante per la rivelazione della materia oscura: l’esperimento Dark Side, vicino di casa di Borexino, Cuore ed Opera, solo per voler citare alcuni degli esperimenti protagonisti ai Lngs.

Infine Dark Side è un rivelatore di urti tra particelle: tra le particelle della materia oscura (ipotizzate e sconosciute) e quelle della materia ordinaria, come evidenzia il presidente dell’Infn Fernando Ferroni proprio in merito alla giornata di oggi sull’inaugurazione ufficiale di Dark Side ai Lngs.