Agrigento, acqua inquinata in alcuni comuni della provincia: elevata concentrazione di batteri

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Troppi batteri, acqua inquinata: stop erogazione idrica in alcuni comuni della Sicilia

Se a Messina l’acqua manca, in alcune parti della provincia di Agrigento e di Caltanissetta l’acqua c’è ma risulta essere inquinata.

E così Girgenti Acque, la società che amministra il servizio di erogazione idrica nella provincia di Agrigento, è stata costretta a chiudere i rubinetti: niente acqua nella stessa Agrigento, così in alcuni grossi comuni come Campobello di Licata e Ravanusa, mente stesso problema si ravvisa a Gela nel nisseno, dove però non opera Girgenti Acque. Quella dell’acqua in Sicilia è una vera maledizione: da sempre, il problema della sete in Sicilia è stato molto presente e ciò costituisce un paradosso per una terra circondata da tre mari. Ad Agrigento in particolar modo, negli anni passati si era costretti a subire turni di distribuzione dell’acqua distanziati anche di 15 giorni; poi la situazione è andata migliorando ma spesso i problemi si ripresentano. E così, ecco che adesso gli occhi sono puntati su Girgenti Acque ma anche su Sicilia Acque, due società private che gestiscono il servizio con quest’ultima proprietaria delle condotte del Fanaco, da cui è partita l’acqua che poi è stata erogata da Girgenti Acque nei comuni prima citati.

L’acqua del Fanaco, dopo gli ultimi esami, è risultata essere inquinata ed ha una concentrazione di batteri più elevata del consentito: da qui la decisione dello stop all’erogazione ed il via a quei lavori che dovrebbero risolvere a breve il problema. Ma le polemiche, giustamente, restano ed andranno avanti ancora per tanto tempo visto che il tema dell’acqua nell’isola rimane centrale per la sua malagestione ed i suoi costi decisamente lievitati negli ultimi anni.