Non solo WhatsApp: la crittografia nei social

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Si parla tanto di crittografia, protezione dei dati degli utenti, e di WhatsApp, che ha annunciato un sistema di crittografia delle conversazioni per tenere alla larga ogni malintenzionato. Ma l’app di messaggistica più famosa del mondo è solo l’ultima arrivata di una lunga serie.

Andrà anche di moda la sicurezza degli utenti, ma ci sono diverse applicazioni che hanno adottato queste misure ben prima che scoppiasse la questione Apple vs FBI. E allo stesso tempo ci sono ancora molte applicazioni che avrebbero ancora molto lavoro da fare, in quanto a tutela delle conversazioni e dei dati dei loro utenti. Gli smartphone Android, ad esempio, sarebbero quelli tendenzialmente (non sempre) più economici e quelli dove si risparmia di più in quanto a sicurezza dei clienti.

Meglio la Apple e Blackberry: la prima utilizza il sistema iMessage, e BlackBerry Protected non è da meno, dato che viene usata anche dallo smartphone di rappresentanza di Barack Obama. Anche Signal sembra essere un’applicazione molto utile per tutelare le chat del proprio smartphone dall’azione degli hacker più abili ed insidiosi, data anche la sua semplicità d’uso.

Alcune lacune invece possono essere riscontrate in Facebook Messenger, utilizzatissima applicazione di messaggi del social più famoso del mondo, Hangouts di Google, Yahoo!, Snapchat, Skype e Viber. Insomma, ancora troppe app famose senza l’adeguata protezione.