È uscita ormai da 1 anno, la versione 6.0 del sistema operativo per dispositivi mobili Android (denominata “Marshmallow” o “Android M”), ma in questi ultimi 12 mesi soltanto il 7% dei dispositivi Android ha aggiornato (o comunque ha installato di default) l’ultimo sistema operativo di casa Google, come mai?
In primo luogo la colpa è sicuramente dei produttori di smartphone e tablet (e non solo) che spesso distribuiscono aggiornamenti software ai propri dispositivi con molta pigrizia, oppure non lo fanno proprio, ritrovandosi clienti con terminali datati.
In genere questa situazione si verifica con smartphone di fascia bassa (ovvero più economici, con caratteristiche hardware minori), ma spesso e volentieri in questo disagio sono dispositivi anche più performanti che però non vengono supportati dai produttori per svariati motivi.
A confermare l’ipotesi c’è il fatto che tra i dispositivi Android la versione più utilizzata è Lollipop, che è stato pubblicato nel 2014, ed invece c’è chi ancora utilizza Kit Kat, versione ancora più datata.
Non si può dire lo stesso della Apple, infatti l’azienda riesce spesso a spingere gli utenti ad aggiornare ad una versione più recente del sistema operativo, quando disponibile, e si registra che l’80% circa degli utenti iPhone ha installata l’ultima versione di iOS.