Facebook e Google, i grandi colossi del digitale

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La continua lotta dei colossi per la pubblicità su Internet sta portando ad una sola e triste realtà: noi utenti non siamo che prodotti da acquistare nei loro confronti. Facebook e Google tracciano tutto ciò che facciamo più di quanto sia mai accaduto, ed uno dei loro obiettivi principali è quelli di dare più privilegi agli inserzionisti, ovvero l’intermezzo che fornisce loro i soldiun fine che sembra innocuo nel mercato occidentale.

Non si tratta di semplici social network, ma di piattaforme con il fine di raccogliere i nostri dati e guadagnare in questo modo, ecco le parole di Geert Lovink, saggista e teorico delle culture di rete: “Come poter resistere alla logica della start up e continuare contemporaneamente a fare cose interessanti, come, per esempio, fondare cooperative o lanciare strutture basate sul peer-to-peer, con nuove forme di pagamento per la gente che ci lavora e trovare forme alternative di finanziamento?”.

“Abbiamo quest’obbligo storico di creare posti di lavoro – spiega -Se non lo facciamo noi, l’Europa è persa e la guerra imminente. È una questione davvero seria. L’occupazione non si materializza da sola, né potranno essere altri a crearla. Dobbiamo smetterla con l’opzione di default del “tutto gratis”, per trasformare la rivoluzione digitale in un’economia veramente decentralizzata capace di garantire benefici a tutti“.