Il terrorismo è una realtà che per diffondersi sempre più utilizza il web, che offre l’opportunità di reclutare persone da tutto il pianeta ma anche di mettersi in contatto con altri terroristi nel totale anonimato.
Molte aziende che lavorano sul web (ma non solo) stanno facendo la loro parte contro il terrorismo ed il reclutamento online di terroristi, come per esempio Google, che nel Febbraio di quest’anno ha deciso di promuovere annunci pubblicitari di associazioni contro il terrorismo.
L’ultima arrivata è la Microsoft, che ha molti servizi che riguardano il web, e ha imposto nei propri termini e condizioni che i contenuti vietati sono quelli che “illustrano violenza, incoraggiano azioni violenti, sostengono organizzazioni e azioni terroriste o incoraggiano le persone a unirsi a questi gruppi”.
Inoltre il motore di ricerca proprietario Bing censurerà i contenuti incriminati di terrorismo, mentre Google ha fatto in modo che quando una ricerca sospetta viene eseguita, saranno mostrati risultati di ricerca che riguardano l’anti terrorismo, allo scopo di far cessare il reclutamento tramite internet.
Anche Microsoft segue le tracce di Big G, infatti sta modificando gli algoritmi di Bing in modo che trovi in maniera automatica contenuti di tipo terroristico, allo scopo di scoraggiare lo stesso.