Ha il sapore di un ricatto la decisione di alcuni piccoli provider situato nel Nord Italia, che ha mandato ad un i suoi clienti una mail dal tono inequivocabile. Se il cliente scarica film pirata, la connessione internet può essere sospesa da un momento all’altro.
Nella mail che il provider ha inviato ai suoi utenti vi è segnalata l’intenzione in questione. Intenzione che, a sentire loro, scaturirebbe dalle segnalazioni di titolari di diritti come la Viacom, la Paramount e via dicendo, che assumerebbe che è stato fatto un utilizzo illecito del collegamento (per scaricare film o telefilm illegali). Le indicazioni dei soggetti offesi indicano con certosina precisione anche gli orari, indirizzi IP e via dicendo dell’attività di scarico illegale del prodotto. Ma non siamo di fronte ad una solenne violazione della privacy dell’utente?
Non solo, le società in questione avrebbero “minacciato” i provider di trovare soluzioni, altrimenti, si legge nella mail, “sarebbero passati per via legali” e avrebbero potuto coinvolgere l’azienda che fornisce la connessione “in qualità di complice” e si invita quindi i clienti “a dare riscontro entro 48 ore” altrimenti “si recederà dal contratto”. Ma gli avvocati sono già contro la lettera, che violerebbe la privacy degli utenti che ricevono il servizio.