La Apple è così sicura? I malware che hanno invaso i dispositivi Mac negli ultimi anni

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Mac OS X compie quindici anni e, in occasione del suo compleanno, abbiamo deciso di festeggiarlo in un modo particolare, ricordando anche agli utenti della mela che la casa non è del tutto immune come si potrebbe pensare. Certo, presenta un sistema più sicuro rispetto a Windows, ma ciò non toglie che nel corso degli anni i suoi dispositivi siano stati attaccati da decine di malware, esattamente come quelli Android e Windows.

Gli utenti Apple spesso pensano di essere totalmente immuni dall’attacco di virus e che gli hacker non possano avere accesso ai loro dati, come potrebbe più facilmente, invece, accadere per il robottino rivale. Ma è qui che si sbagliano, sopravvalutando troppo il sistema di sicurezza Mac, che sì è buono, ma non infrangibile. Vediamo quali minacce ha dovuto affrontare nel corso degli anni.

La Apple è così sicura? La risposta è no, ecco i virus protagonisti nella storia della mela

Il primo malware a cui la Apple ha dovuto far fronte si chiama Leap-A, diffusosi nel 2006 e in grado di rubare dati attraverso iChat. L’anno successivo c’è stato RSPlug-A, che si occupava di rubare dati, come password, agli utenti che frequentavano siti con materiale pornografico. Nel 2009 è toccato a iWorkS-A Trojan, il cui obiettivo era, invece, quello di rubare l’identità dell’utente, impossessandosi della tastiera.

Nel 2011 è arrivato MacDefender, che aveva lo scopo di impossessarsi dei dati delle carte di credito degli utenti Mac, spacciandosi per un antivirus. Un anno dopo è stato il turno di Flashback, exploit Java, mentre nel 2013 ha fatto il suo ingresso Janicab, presentandosi come un documento PDF che, in realtà, rubava dati ai dispositivi degli utenti. L’anno successivo Leverage ha minacciato gli utenti Mac con un backdoor nascosto in un semplice file d’immagine.

È, poi, toccato a molti altri, come Wirelurker nel 2014, Freak nel 2015 e l’ultimo YiSpecter nel 2016, dimostrandosi un osso duro per da combattere.