“Buon padre di famiglia”, senza alcun reato a macchiare la fedina penale, appassionato delle automobili, sano di mente, socievole. Questo il ritratto raccolto in poche linee dell’uomo che sabato, in Michigan, ha aperto il fuoco sui passanti a caso e apparentemente senza alcun motivo, uccidendo sei persone di cui un bimbo di 8 anni ed una ragazza di 14.
Una strage alla quale adesso si cerca un qualsiasi tipo di movente, ma in quanto alle prove sembra non esserci invece bisogno: sarebbe proprio Jason B. Dalton, 45 anni, ex dipendente di un’agenzia di assicurazioni ed autista della Uber, l’assassino di Kalamazoo.
Oggi il giudice potrà fare le prime domande a Dalton, per cercare almeno di comprendere l’incomprensibile. Non c’è nessuna linea scura, nessun perturbamento nella sua vita che avrebbe potuto far pensare ad un fatto simile. Ma la ricostruzione delle forze dell’ordine è precisa e lineare, non ci sarebbero dubbi sull’identità dell’uomo che sabato, dopo pranzo, ha preso la sua macchina e dopo essersi diretto al Meadows Apartment ha sparato ad una donna, tutt’ora ricoverata.
Dopo qualche ora Dalton arriva di fronte ad una concessionaria e spara a padre e figlio di 17 anni mentre guardano una macchina da comprare. Poi Dalton comincia a sparare di fronte un ristorante della Cracker Barrel: quattro morti ed un ferito. E ancora non si capisce perché.