Il BUK, Festival italiano dedicato alla piccola e media editoria, tira le somme dell’evento. Ha chiuso ieri ed ha registrato un’ottima presenza di visitatori, almeno 25mila, ma non solo: contando anche le visite telematiche, sarebbero almeno 50mila le visualizzazioni del sito, grazie anche all’allettante presenza di anteprima e di nuovi libri proposti dalle case editrici partecipanti.
Il BUK è da sempre un punto di riferimento per una delle maggiori tradizioni italiane, quella della piccola e media editoria, che ha sofferto e soffre in un momento di crisi ma non rinuncia a far conoscere a tutti la bellezza della cultura “a portata di mano”.
Fra le novità esposte nel BUK il libro “Maria extra vergine”, di Massimo d’Alonzo, che nel 2000 si è ammalato di SLA e che ha creato il libro avvalendosi di una tecnologia molto particolare, inquadrando le frasi con un display a sua volta collegato ad un computer. Il libro è stato pubblicato dalle Edizioni Campi di Carta.
Ricordiamo anche “Quo chi? Di cosa ridiamo quando ridiamo di Checco Zalone”, saggio che incentra la sua analisi su uno dei comici più amati degli ultimi anni, e “Io non taccio”, pubblicato da Centoautori, libro che si basa sulla raccolta di diverse storie scritte da più mani ma con un unico obbiettivo: quello di non tacere riguardo alla Mafia. Il libro è stato ideato e seguito dalla giornalista Federica Angeli.